Un po' per tradizione e un po' per dare un segno concreto del proprio arrivo, ogni Presidente eletto è solito apportare alcuni cambiamenti negli arredi della Casa Bianca anche se, fra l'uno e l'altro, le differenze sono state notevoli. C'è chi ha sostituito buona parte degli arredi, chi – come Bill Clinton che chiese di avere la scrivania che fu di JFK – cerca simboli di continuità con gloriosi passati o semplicemente emozioni anche personali e chi, come l'ultimo inquilino di Capitol Hill Barack Obama, sostituisce solo un vaso di fiori come gesto simbolico.
Difficile immaginare che anche Trump scelga solo di spostare un vaso e, anzi, già trapelano le prime indiscrezioni riguardo alle richieste di arredo fatte (o pretese) dal neo Presidente.
Come prima mossa, Trump ha voluto onorare la promessa fatta al leader del movimento per la Brexit in Gran Bretagna Nigel Farage in campagna elettorale, un busto di Winston Churchill all'Ufficio ovale della Casa Bianca dopo che Barack Obama lo aveva spostato nella Sala dei trattati al secondo piano sollevando critiche fra i repubblicani e fra i britannici.
I Trump hanno già ottenuto che venissero sostituiti tutti i materassi delle camere da letto e le tende (colore Oro, ovviamente) che oggi schermano le finestre della Casa Bianca; non troppo tempo fa, a metà fra il serio ed il faceto, la neo First Lady Melania aveva sancito la morte dell'orto voluto da Michelle Obama per educare alla cultura del cibo sano a favore di un campo da mini golf, sport amato dal marito Donald.
Gli americani ora tremano alla sola idea di veder trasformata anche la residenza ufficiale del Presidente degli Stati Uniti in un tripudio di broccati e decorazioni dorate come l'appartamento di New York in cui, ancora per un po', continuerà comunque a vivere la nuova first family americana.
fonte: news.immobiliare.it