I Millennials e la casa? Solo se in affitto

martedì 28 febbraio 2017 - 15:09

Meno della metà ha lasciato il tetto famigliare. Solo il 44% degli under 35 sono usciti di casa nel 2016. E appena il 26% di chi vive ancora con mamma e papà prevede di farlo nel 2017. Le ragazze sembrano più determinate a conquistare il proprio spazio rispetto ai ragazzi: il 51% di esse dichiara di essere uscita di casa rispetto a un 38% della popolazione maschile. Il matrimonio costituisce sempre meno motivo di uscita dal tetto familiare, perchè aumentano le convivenze, lo studio e il lavoro.

Sotto il profilo immobiliare la differenza dalle generazioni precedente si riassume tutta nell'aumento dell'affitto rispetto all'acquisto. E' questa la tendenza più rilevante, che ha spinto anche molti investitori immobiliari ad analizzare il fenomeno e a cercare di cavalcarlo. In Italia ancora senza effetti concreti. La stessa divisione immobiliare di Cassa depositivi e prestiti sta analizzando l'opportunità di convertire in appartamenti da affittare a studenti e giovani in generale alcuni degli immobili di proprietà.

I 2/3 degli intervistati che sono usciti di casa vanno ad abitare in case in affitto, come evidenzia più della metà del campione (54%) che mette in cima ai criteri di scelta il prezzo di acquisto o il canone di affitto. Viaggiando con maggiore frequenza ed essendo più abituati a condividere (si veda il tema dell'auto in car sharing), i Millennials sono disponibili a vivere in affitto e a condividere l'appartamento, pronti a spostarsi in un'altra città se trovano un lavoro migliore. Ma a decretare la preferenza per la locazione rispetto alla proprietà sono anche le condizioni economiche. "Nella scelta dell'abitazione prevale l'aspetto economico, perchè le condizioni delle famiglie sono peggiorate nell'ultimo decennio di crisi - dicono da Idealista -. I giovani italiani sembrano consapevoli dell'importanza di emanciparisi presto, ma la società non li agevola, dal momento che instabilità lavorativa da un lato e alti canoni di locazione dall'altro rendono quello della casa tutta per se un vero e proprio sogno". E spesso per motivi economici non riescono ad approfittare dei tassi di interesse sui mutui, oggi ai minimi storici. Non avendo uno stipendio fisso su cui contare, pagare la rata ogni mesi sul mutuo diventa un'utopia. Da qui nasce quindi l'esigenza di un'offerta di abitazioni in locazione a canone calmierato che permetta ai giovani di entrare con meno difficoltà nel mondo immobiliare. Di solito tra la decisione di andare via di casa e concretizzare la scelta trascorrono in media sei mesi. Solo il 6% dei giovani si sposta di poco e resta nello stesso stabile dove vivono i genitori.

La difficoltà della separazione viene ben rappresentata nella ricerca dal fatto che nel 60% dei casi la stanza del figlio nella casa della famiglia d'origine resta cristallizzata anche quando questi se ne va. Per il resto viene destinanta a svariati utilizzi como stanza degli ospiti (10%), viene occuparta da un'altra persona di famiglia (8%), viene utilizzata come studio/biblioteca/sala tv (6%), stanza degli hobby (5%) o cabina armadio (3%).

 

 

Fonte: www.ilsole24ore.com