È stata pubblicata, come ogni anno, la classifica Quality of Living di Mercer, nota società americana che si occupa di consulenza. Per l'ottavo anno consecutivo la regina della qualità della vita è Vienna. Ma non solo, ci sono altre buone notizie per noi europei: nella top 10 ben otto posizioni su dieci sono occupate da città del Vecchio Continente.
A incoronare Vienna come la città del mondo in cui si vive meglio hanno concorso diversi fattori, primo fra tutti la sua stabilità, a cui si aggiungono un'alta qualità dei servizi, buone infrastrutture e grandi opportunità per i cittadini. Scorrendo la classifica, al secondo posto, si trova Zurigo, e terza sul podio è Auckland. Fra le prime dieci città delle 231 rientrate nello studio completo, occupano le successive posizioni della top 10 Monaco di Baviera, Vancouver, Düsseldorf, Francoforte, Ginevra, Copenaghen e Basilea, la prima e unica new entry delle dieci posizioni più alte.
La stabilità delle città europee, la cui posizione, almeno per le prime dieci, è rimasta invariata rispetto allo scorso anno, rivela come, nonostante i problemi che l'Unione si sta trovando ad affrontare, l'Europa sia ancora un buon continente in cui vivere. Dall'analisi, che ha costruito la classifica sulla base di 39 fattori, è emerso che quello delle infrastrutture è l'aspetto che più di ogni altro concorre alla valutazione della vivibilità di una città. Sotto questo aspetto è stata Singapore a battere tutta la concorrenza, seguita nella top 10 relativa a questo aspetto, da molte città europee fra cui, nell'ordine, Francoforte, Monaco di Baviera, Copenaghen, Düsseldorf, Londra, Amburgo e Zurigo.
Le italiane presenti fra le 231 città più vivibili sono Milano e Roma. Il capoluogo meneghino rimane stabile alla 41sima posizione, mentre la Capitale ne perde ben sei, a causa della crisi dei rifiuti, e scende al 57simo posto.